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Alcune simpatiche curiosità sulla barba che da sempre nel corso dei secoli ha caratterizzato la vita e la società degli esseri umani in qualsiasi civiltà a noi nota. Lunghe, corte, rasate per metà o finte hanno sempre fatto parte di noi e del modo di rapportarci al mondo!
Mai radersi da soli

Fino a qualche anno fa non era consueto radersi da soli. La maggior parte degli uomini, infatti, era solito andare dal barbiere, per radersi. Può sembrare esagerato ma non è così. Gli antropologi ci dicono che barba e capelli sono fondamentali per noi uomini: ci servono durante la seduzione, per farci riconoscere nel mondo animale e soprattutto per comunicare agli altri il nostro modo di essere e la nostra identità, sessuale e culturale.
Le barbe nell’antichità

Pare che gli antichi Egizi si radessero già 3400 anni prima della nascita di Cristo, ma fu durante il periodo greco che questa tecnica venne perfezionata. Si narra che il primo barbiere giunse sino a Roma dalla Sicilia intorno al 300 a. C.. I rasoi dell’epoca erano a mano libera, come quelle che vedete in foto, le lame avevano spessore diverso poichè venivano utilizzate per il pelo o il contro pelo. Il modello più diffuso in quel periodo veniva chiamato Navicula ed era lungo fino ad 11 centimetri oltre ad essere poco agevole nell’utilizzo; per questo motivo rappresentava un vero atto di fiducia mettere la propria gola al servizio dei barbieri dell’epoca!
La misura giusta

Le regole e le misure in fatto di barba sono lontane nel tempo: nell’Italia rinascimentale si possono contare più di 60 editti che regolavano la lunghezza di baffi e pizzetti. La religione ebraica, tremila anni fa, non consentiva l’utilizzo del rasoio e imponeva solamente le forbici per sbarbarsi. A Sparta, i vigliacchi subivano una singolare punizione e cioè veniva loro imposto di radersi una sola guancia. In Egitto, altresì, il faraone portava una barba non vera e il suo barbiere personale era tra i massimi dignitari; altra curiosità singolare del periodo egizio è che nei 70 giorni in cui il faraone stesso veniva mummificato era vietato radersi. I romani, invece vietavano la barba tra i soldati, per non dare appigli ai nemici. I Normanni, infine, mille anni dopo circa, obbligarono inglesi e francesi a portare i baffi.
Quanti peli contiene una barba?

Ciascun uomo ha nella barba dai 20 ai 25 mila peli, questi crescono al ritmo di mezzo millimetro al giorno. Una persona che si rade con regolarità, nel corso della sua vita accumula circa 3,5 kg di peli della barba. Chi non si rade, invece, può scalfire dei record di tutto rispetto come quelli dell’indiano Shamsher Singh la cui barba era lunga 1,85 m. O quello del norvegese Hans Langseth, i cui baffi, che venvero misurati dopo la morte nel 1927, arrivavano a 5,33 m. . Questi lunghissimi baffi sono ora a Washington in un museo.
Barbieri e non solo

A Pechino molte botteghe da barbiere gestite da giovani e attraenti ragazze sono invece una copertura per massaggiatrici illegali o prostitute.
Il poeta romano Giovenale si lamentava dei pettegolezzi e degli schiamazzi che provenivano dalle botteghe dei barbieri dell’antica Roma. Un motivo c’era: i barbieri, tra una rasatura e l’altra esercitavano altri lavori e professioni chirurghi e dentisti, cavando denti, incidendo ascessi e asportando emorroidi. Senza l’uso di particolari anestesie. La commistione di professioni continuò per secoli: in Francia quella che era considerata la corporazione dei barbieri chirurghi fu sciolta solo nel 1718, mentre in Italia le due categorie rimasero unite fino agli inizi dell’Ottocento.
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